sabato 18 maggio 2013

18 maggio 2013. BJORN G. HAUGE, IN ITALIA PER GLI SVILUPPI DEL PROJECT HESSDALEN

Bjorn G. Hauge, uno dei responsabili del Project Hessdalen, ha passato una settimana in Italia per affinare lo sviluppo delle prossime missioni ad Hessdalen, e l'implementamento degli strumenti.
Diversi sono stati gli incontri con i partecipanti al CIPH (Comitato Italiano per il Project Hessdalen), e con i ricercatori collegati al comitato stesso.
All'inizio di questa settimana, Bjorn G. Hauge ha incontrato Jader Monari, co-responsabile dei Radiotelescopi di Medicina, che ha partecipato in passato, in qualità di tecnologo a diverse missioni in Norvegia.
E' ancora da risolvere il problema logistico del trasporto e collocazione ad Hessdalen dello shelter degli strumenti, che al momento in fase di preparazione e sviluppo in Italia.
La localizzazione dello shelter pone diversi tipi di inconvenienti tra i quali, ad esempio, il fatto che un'area di Hessdalen, dove si sperava di collocarlo, è Parco Nazionale protetto e non accetta una simile ingombrante presenza.
Ma ora una possibile localizzazione è stata definita.
La strumentazione che sarà portata, forse già a partire da una missione che si terrà a settembre 2013, è stata perfezionata in funzione anche delle ultime idee sulla “batteria naturale”, sviluppate da Jader Monari assieme al fisico Romano Serra (articolo presente sul sito del CIPH, di cui ho reso conto anche su questo blog).
Hauge, in occasione di questo suo viaggio di lavoro, ha visitato anche l'osservatorio di San Giovanni in Persiceto (BO), dove Serra ha mostrato i suoi esperimenti di laboratorio, per cercare di dimostrare che esistono in valle le condizioni sufficienti per favorire un fenomeno luminoso. Questo esperimento sarà portato avanti ed implementato e comunque sta suggerendo diverse misurazioni del campo elettrico della valle di Hessdalen che Serra e Monari, svilupperanno di persona, in combinazione alle altre misurazioni.
Hauge tra l'altro viene da una partecipazione, di qualche settimana fa, alla riunione annuale EGU, che tratta gli sviluppi della ricerca geofisica in Europa. Qui ha presentato un lavoro insieme a Erling Strand (tecnologo e fondatore del Project Hessdalen) dal titolo: “Transformationand birth processes of the transient luminous phenomena’sin the low atmosphere of the Hessdalen valley, Norway”.
L'intenzione di Hauge, è quella di introdurre al più presto nella Blue Box la telecamera Mintron (con il noto programma Ufocapture) dello stesso tipo utilizzato dal Progetto SOSO del CIPH, attualmente installato sullo shelter norvegese, di stanza a Medicina.
E' necessario infatti migliorare la raccolta di dati a partire dall'ottico, poiché ancora oggi i dati su cui lavorare sono stati insufficienti.
Hauge, durante l'incontro di ieri, venerdì 17, ha poi avuto modo di confrontarsi sulle problematiche della ricerca ad Hessdalen anche con Stelio Montebugnoli, già direttore dei Radiotelescopi di Medicina, e con Massimo Silvestri, realizzatore tecnico del Progetto SOSO nell'ambito del CIPH.
L'augurio di Hauge è che al più presto il nuovo sistema possa anche registrare dei fenomeni TLE (Transient Luminous Events) del tipo Sprite, oltre agli eventi luminosi della bassa atmosfera.
Se il programma si svilupperà con una certa celerità è probabile che Hauge torni in Italia il mese di Luglio, per definire gli ultimi dettagli della missione più prossima.
Infine la serata di venerdì è stato un piacevole momento di relax dove accanto ai problemi tecnico-scientifici si è parlato dei... problemi del mondo.







Qui sopra una foto realizzata dal sottoscritto la sera del 17 maggio dove sono inquadrati da sinistra a destra: Massimo Silvestri (CIPH) , la moglie di Montebugnoli con Stelio Montebugnoli (tecnologo e direttore SETI Italia), e Bjorn G. Hauge (tecnologo presso Østfold University College); erano presenti, non inquadrati nella foto, oltre al sottoscritto, Maurizio Morini (CIPH) e Romano Serra (fisico presso l'Università di Bologna).

[Nico Conti, CIPH]

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